La Roma passa il turno all’Olimpico contro il Milan e si aggiudica la semifinale di Europa League contro il Leverkusen. A decidere la sfida i gol di Mancini e Dybala. “Questa Roma è un’autentica impresa che si aggiunge a quelle di Atalanta e Fiorentina” scrive Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport. “Serata da cuori giallorossi, vibrante e coinvolgente” la definisce Ugo Trani .
C. ZUCCHELLI – IL CORRIERE DELLO SPORT
Chissà se lo immaginava quando, da ragazzino, chiedeva ai genitori la maglia di Rudi Vöeller. Oppure quando da adolescente si allenava con la prima squadra campione d’Italia cercando di rubare qualcosa a Emerson, Zanetti e Tommasi. Una volta Daniele ha detto che la realtà ha superato i sogni: è diventato campione del Mondo con un rigore calciato in finale quando aveva fatto, contro gli Stati Uniti nel girone, «una cazzata gigantesca», è diventato capitano e bandiera della sua amata Roma, ha giocato alla Bombonera da giocatore del Boca, che era un po’ la ciliegina sulla torta. Ha vinto con l’amore di una vita due Coppe Italia e una Supercoppa: tanto, ma forse poco per uno che ha indossato 616 volte la maglia della Roma. Gli è mancato il grande acuto: lo scudetto sfiorato, la finale di Champions League pure, l’Europa League idem. Ci riproverà da allenatore ed è giusto così: perché quel ragazzino che a 18 anni ha esardito in Champions e a neppure 20 in campionato oggi è un uomo che ha lottato, è caduto, si è rialzato e ha saputo scegliere. […]
G. D’UBALDO – IL CORRIERE DELLO SPORT
Quest’anno De Rossi è subentrato a Mourinho dagli ottavi. Ha eliminato il Feyenoord ai rigori, si è sbarazzato abbastanza agevolmente del Brighton del suo amico De Zerbi e ha dato una lezione a Pioli, assicurandosi la qualificazione già nella partita di andata a San Siro. Ieri la pratica è stata risolta dopo ventuno minuti, uno-due firmato da Mancini e Dybala, che ha vanificato le speranze di rimonta del Milan. C’è stato da soffrire un po’ perchè l’espulsione di Celik ha costretto la Roma a giocare in dieci per un’ora, ma anche ieri si è visto il carattere di questa squadra, capace di soffrire, di lottare, di sacrificarsi. Un gruppo di giocatori di personalità che non si arrendono mai. Questa è la Roma di De Rossi, la Roma che vuole De Rossi. Che sa trasformare le notti europee in notti speciali.
U. TRANI – IL CORRIERE DELLO SPORT
Serata da cuori giallorossi. Vibrante e coinvolgente per prendersi la meritata qualificazione in Europa League: il Milan cade pure al ritorno, la Roma va in semifinale (2-1) dove affronterà il Bayer Leverkusen, neo campione della Bundesliga. C’è anche NDicka a esultare sotto la Sud in questa notte gonfia di episodi che scaldano l’Olimpico. Senza pause. Dentro c’è il meglio dell’era De Rossi, la sintesi della sua affascinante avventura. La sfida, dopo il successo nella partita di andata a San Siro, prende subito la piega giusta. Il palo con tiro a giro di Pellegrini, capitano ritrovato con la nuova gestione, e il tap in vincente del suo vice Mancini, tre reti pesantissime negli ultimi quattro match e sette stagionali.
I. ZAZZARONI – IL CORRIERE DELLO SPORT
Otre un’ora senza Lukaku e oltre un tempo intero senza Dybala: Lukaku e Dybala che insieme a Mancini avevano costruito il 2-0. Oltre un’ora di difese ardite e di risalite su nel cielo coperto e poi giù il deserto del gioco. Oltre un’ora di battaglia vera, di minuti che non passavano mai. Di El Shaarawy a tutta fascia, di Smalling e Mancini respingenti quasi fossero di gomma, di gambe allungate, polmoni spremuti e di canti dell’Olimpico. Qualcuno mi perdonerà – e fa lo stesso se il perdono non arriva – ma nella difesa bassa, insistita, organizzata e in alcuni momenti disperata ho rivisto la Roma di Mourinho, quella più forte delle difficoltà e capace di arrivare per due volte in finale. […] Questa della Roma è un’autentica impresa che si aggiunge a quelle di Atalanta (strepitoso Gasperini) e Fiorentina. E adesso il quinto posto in Superchampions ce lo prendiamo noi; noi che abbiamo un calcio ricco di debiti e conflittualità e povero di idee, ma che riusciamo ancora a produrre l’unica cosa che conta: il risultato. […]
A. DI CARO – LA GAZZETTA DELLO SPORT
[…] Quella di Daniele sembra una favola. Dopo l’infelice esperienza in Serie B alla Spal, pareva un’impresa trovare nuovamente una squadra non solo in A ma anche in B: tante promesse, altrettante porte in faccia. Poi il colpo a sorpresa del Friedkin che scelgono lui per far assorbire al tifosi l’esonero di Mourinho. Contratto fino a giugno con una sola richiesta di DDR: essere trattato da allenatore. E ora sta dimostrando che fior di allenatore sia. Risultati, recupero di giocatori spariti, gioco offensivo, equilibrio, valori, scalata in classifica e In Europa. Mourinho diventa in pochi mesi il passato remoto e i Friedkin, alla vigilia di una gara decisiva, anticipano quanti da oggi avrebbero preteso il suo rinnovo e prolungano il sogno mai nascosto di Daniele quando ha scelto di fare il tecnico: allenare un giorno la sua Roma. Ora se la vedrà in semifinale contro il Bayer Leverkusen, corazzata tedesca guidata dal nuovo enfant prodige del calcio mondiale, Xabi Alonso, ma De Rossi arriva a questo impegno a petto in fuori e protetto da una squadra che lo segue senza indugio e paura quando c’è da attaccare e quando c’è da soffrire, come ieri. […]