Come giocherà la Roma di Claudio Ranieri per uscire dalle sabbie mobili di un inizio di stagione disastroso? Due sono le linee guida da seguire: è un allenatore capace di adattarsi alle situazioni e il suo modulo preferito è il 4-4-2, quello con cui ha vinto una storica Premier League alla guida del Leicester nella stagione 2015-2016. L’ipotesi più probabile, così, è una partenza con il 3-5-2 per non stravolgere la preparazione fatta da inizio stagione e per proteggere la difesa dagli attacchi formidabili di Napoli (19 gol segnati in 12 partite), Tottenham (23 in n) e Atalanta (31 in 12), il trittico che aspetta la Roma dopo la sosta per le nazionali. La prima, al Maradona, potrebbe vedere questa formazione iniziale: Svilar; Mancini, Hummels Ndicka; Celik, Koné, Cristante, Pellegrini, Angelino; Dybala, Dovbyk. Parola d’ordine: difesa con il blocco basso, come piaceva a Mourinho. E tanta fisicità per non soffrire sui calci d’angolo avversari. (…) L’evoluzione della squadra, però, dovrebbe portare al 4-4-2, soprattutto quando le squadre avversarie diventeranno un po’ più accessibili. Mancini può scalare a terzino destro, coprendo Soulé sulla fascia. Saelemaekers sarà utilissimo negli schemi del sor Claudio. In attacco, Ranieri ha sempre gradito una punta più fisica e una più tecnica. Nel primo ruolo c’è solo Dovbyk e nel secondo c’è invece molta scelta: Dybala, Baldanzi e Pellegrini . Avrebbe sicuramente fatto comodo un giocatore come Bove a centrocampo, ma questo è un altro discorso. (…)
(corsera)