AS ROMA NEWS VERONA DE ROSSI – La Roma soffre ma batte 2-1 il Verona. Il racconto tecnico del pomeriggio vissuto all’Olimpico potrebbe fermarsi qui. Perché la vera partita è stata sugli spalti con l’esordio di De Rossi sulla panchina giallorossa, il saluto a José Mourinho e la contestazione silenziosa ai calciatori. Esordio vincente per il nuovo allenatore e ritorno alla vittoria per la Roma dopo un mese, scrive La Repubblica.

Obiettivo raggiunto ed emozione scrollata: «Grazie a tutti i tifosi – commenta De Rossi alla fine della partita – È stato un esordio piacevole. Allo stadio c’è sempre grande affetto, ma adesso ho una veste diversa e quindi da un parte grande emozione ma anche grande tensione perché c’è lavoro da fare».

C’è stata una Roma nel primo tempo, fresca e propositiva. Che ha cercato di chiudere la pratica Verona dopo 25’ con i gol di Lukaku e Pellegrini. E una Roma nel secondo tempo, in sofferenza fisica e psicologica. Salvata dal Var e da Djuric (con il rigore sbagliato). «Mi è piaciuto molto il primo tempo. La stessa cosa che fai nel primo tempo, poi la ripeti nella ripresa. Ma la fai lenta e non capisci il perché. E diventa dura. Loro sono una squadra con grande gamba e diventa più facile accorciarci e rubarci il pallone».

Ma la Roma di De Rossi ha mostrato cose nuove rispetto al passato. A partire dalla difesa a 4 e la ricerca del gioco palla a terra: «È una delle prime cose sulla quale abbiamo lavorato. Per me è importante avere il dominio e la gestione della palla. Se lo facciamo ad un tocco per superare le pressioni dell’avversario ha un senso altrimenti ci addormentiamo noi. Le squadre hanno fisicità e se vai piano ti ammazzano. Se lo fai con l’obiettivo di attaccare la profondità ci divertiremo con i giocatori che abbiamo».

Quei calciatori accolti con freddezza e diversi fischi prima, durante e dopo la partita. «Come si trasformano i fischi in applausi? Giocando meglio il secondo tempo. – ammette De Rossi Se lo avessimo fatto saremmo andati via più contenti. Però abbiamo ottenuto i tre punti e dobbiamo festeggiare le vittorie per ricreare entusiasmo. La squadra pur non giocando bene nel secondo tempo ha lottato e speso tanto. Hanno dimostrato di tenerci molto a questa partita».

A partire dal capitano, Lorenzo Pellegrini, fischiato al momento delle formazioni: «È uno dei migliori che abbiamo e uno dei talenti migliori d’Italia. Deve toccare tanti palloni e deve riempire l’area perché sa fare diversi gol». De Rossi poi tocca l’argomento fascia, lui che sa che cosa vuol dire: «È il capitano e quando le cose non vanno bene è giusto che noi romani veniamo messi di fronte alle nostre responsabilità. Lui se ne fa carico senza problemi. Ho ritrovato un ragazzo maturo, si è comportato da leader in questa settimana».

La fotografia finale è il saluto della squadra e del nuovo allenatore sotto la Curva Sud: «Uno dei momenti che metterò nell’album dei ricordi. Mi hanno donato la seconda carriera nella Roma che dicevo tempo fa. Me la devo godere, ma sulle mie spalle c’è l’amore di questa gente che non me lo fa mai mancare. Giusto andare sotto la curva per il tributo ricevuto, ma non ci andrò dopo tutte le partite».

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